SULLE TRACCE DEI PERSONAGGI ILLUSTRI

SULLE TRACCE DEI PERSONAGGI ILLUSTRI

Si tratta di un insolito percorso tematico, quasi metafisico, quello di ricordare i personaggi illustri che una città ha dato al mondo, nei vari campi del sapere e del vivere umano. E’ come ripercorrere i luoghi che hanno prodotto un seme, alla ricerca di quel “genius loci” che li ha segnati e che la legato il proprio nome alla città di origine o dove sono vissuti. Il loro esempio la loro genialità sopravvive nel tempo e se ne tramanda la memoria. Così il nostro viaggio non può partire che da Opsicella, mitico fondatore di Monselice. Al fuggiasco troiano Monselice ha regalato a Padova nel 1777 una statua che lo rappresenta e fa bella mostra in Prato della Valle; mentre a Monselice è a lui intitolata una piazza centrale. Personaggio di spicco resta pure il cardinale Simone Paltanieri, eminente figura della Chiesa nel periodo centrale del 1200. Egli era Arciprete di Monselice e a lui dobbiamo la costruzione della Pieve di Santa Giustina; al presule è intitolato l’antistante Largo Paltanieri. Altro arciprete di fama è stato Bartolomeo da Valmontone, autore delle “Cronache Romane” passate come di anonimo scrittore della prima metà del 1300. Di questo secolo abbiamo il sommo poeta Francesco Petrarca che nel 1361 viene insignito del canonicato della Pieve di Santa Giustina, amiamo pensare che dalla vicina Arquà abbia visto anche Monselice grazie a questo legame quale canonico della Pieve; Monselice gli ha intitolato una via. Anche Guido Guinizzelli, pare abbia calcato le strade di Monselice, cacciato da Bologna rifugiò a Monselice dove morì; resta a lui intitolata una via e pure una scuola. Lo scultore della corte estense di Ferrara nella prima metà del 1400 ha origini monselicensi; si tratta di Domenico di Paris uno dei più rappresentativi artisti plastici del suo tempo. A lui è attribuita la statua della Madonna del Pomo nel Duomo di San Giuseppe. Certa è la presenza a Monselice del letterato Anton Francesco Doni che nel 1500 ha abitato una torre e per questo è nata la fantastica associazione tra il Doni e la scritta DONI incisa nel basamento del Torrione in cima alla Rocca. In questo stesso secolo è documentata la presenza di un grande santo, l’evangelizzatore delle Indie, san Francesco Zaverio qui recatosi nel 1557 per prepararsi all’ordinazione sacerdotale; a lui è dedicata l’esedra di villa Duodo. Anche il musicista Antonio Gualtieri ha legato il suo nome a Monselice dove è stato sepolto nel 1661 nella Pieve di Santa Giustina dopo essere stato quale Maestro di Cappella, nonché in precedenza anche a Venezia, a san Daniele del Friuli e Montagnana. Nel 1643 nasce a Monselice Angelo Legrenzi divenuto famoso per la narrazione autobiografica del “Pellegrino dell'Asia. Cioè viaggi del dottor Angelo Legrenzi fisico e chirurgo, cittadino veneto…”; al seguito dell’ambasciatore veneto a Aleppo, ha narrato i suoi viaggi a Gerusalemme e nelle Indie. A Venezia nasce nel 1798 Anna Gaspari Bianchi Buggiani che nella seconda metà del 1800 si trasferisce a Monselice dove morirà nel 1879, stimata e rimpianta fondatrice di una delle prime scuole per la formazione femminile in Italia, è sepolta nella Chiesa di Santa Rosa. A lei è intitolata una via e una scuola. Nasce a Monselice nel 1847 Carlo Monticelli politico e giornalista di fama nazionale, protagonista della vita politica romana a cavallo tra 800 e 900. Il pittore Silvio Travaglia nasce a Monselice nel 1880; buon talento pittorico del ‘900 che ha attirato l’attenzione della critica e del mondo dell’arte. A lui la città ha intitolato una via. Nipote del Travaglia è lo scrittore Giovanni Soranzo che è nato a Monselice nel 1905; ci ha lasciato una deliziosa raccolta di racconti che narrano della vita e dei monumenti di Monselice. Nel periodo tra le due guerre mondiali ha preso vita a Monselice un apprezzabile gruppo Futurista denominato “Savarè”, ne sono protagonisti due talenti della pittura Corrado Forlin e Italo Fasullo, entrambi nativi di Monselice. Nel secolo scorso è nato e vissuto alla Rivella di Monselice (Emo Capodilista) il filosofo Andrea Emo, riscoperto e apprezzato dalla critica grazie all’attenzione data dal filosofo contemporaneo Massimo Cacciari. Indiscussa notorietà è di Ida Lenti Brunello nata a Monselice nel 1920 e dichiarata da Yad Vashem Giusta tra le Nazioni per aver messo in salvo tre bambini ebrei durante la Shoah; a lei è stato eretto un cippo nel giardino del Comune, e una targa la ricorda nella sua casa natale di via San Biagio. (via san biagio di fronte alla biblioteca) Memorabili testi scritti su Monselice sono del cittadino onorario Gian Antonio Cibotto che ha cantato e vissuto la città con grande passione dal primo dopoguerra al primo decennio del nostro secolo. Ultimo in ordine di tempo tra i talenti monselicensi del passato è Fabio Rossato, fisarmonicista campione del mondo.
Non mancano apprezzabili personalità illustri viventi. Per la Lirica il tenore Giuseppe Giacomini con oltre quarantanni di carriera calcando i maggiori teatri del mondo; il baritono Paolo Gavanelli talento di famna internazionale. Per l’Arte: Lorenzo Marini talento mondiale della VisuArt; l’artigiano-design Daniele Mingardo maestro d’arte, eccellenza del Made in Italy nel mondo. Per la Letteratura Paolo Malaguti, emergente scrittore del panorama culturale nazionale.

Categoria Luoghi: 
Indirizzo: 
Torrione
35043 Monselice PD

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