Chiesa di San Lorenzo in Località Saletto (Borgo Veneto)
L’attuale parrocchiale di S. Lorenzo di Saletto, costruita nel 1747, sorge nei pressi di una precedente chiesa costruita dal Cardinale Francesco Cornelio Pesaro, nella quale nel 1502 trasportò la titolarità di parrocchia che precedentemente era della chiesetta di San Silvestro. Le linee di fondazione di questa chiesa eretta dal Cardinale Pesaro sono state riprodotte nella pavimentazione del piazzale adiacente al campanile. La prima parrocchiale di Saletto è stata quindi la chiesa di San Silvestro che troviamo menzionata per la prima volta in un documento testamentario di Tancredi, figlio di Ugo Marchese del Manso del 1145. Dagli studi effettuati durante i restauri del 1996 e dai ritrovamenti negli scavi ,si deduce che le sue origini precedono di diversi secoli questa data addirittura potrebbero risalire al periodo longobardo. Un’ipotesi ben fondata vede in questa chiesa una cappella dell’abbazia di Nonantola. Questa abbazia potentissima, fondata nel 752 da Anselmo, principe longobardo o da Astolfo re dei longobardi, custodiva le spoglie di S. Silvestro Papa ed era ricca di possedimenti, chiese, monasteri in tutta l’alta Italia. Per chi la volesse visitare vi troverà un bel esempio di chiesa antica campestre con al suo interno materiale lapideo di epoca romana e affreschi votivi. Tornando all’attuale parrocchiale, costruita da D. Antonio Giudici, dal punto di vista architettonico, possiamo dire che le sue linee neoclassiche si fondono con grazia con le linee barocche degli altari alcuni dei quali provenienti dalla primitiva chiesa conferendo all’intero edificio un profilo solenne, delicato e armonioso. Alla fine del 1800 è stata ulteriormente ampliata con l’aggiunta delle due cappelle di destra e sinistra e dell’attuale coro, che secondo le originali intenzioni doveva diventare il nuovo presbiterio ciò avrebbe permesso di ampliare la navata centrale. Tale progetto venne successivamente abbandonato e nello spazio che doveva essere occupato dal nuovo presbiterio venne trasportato l’organo (opera del Callido) con tutti gli stalli del coro. Al suo interno, ed esattamente sopra le canne dell’organo, possiamo ammirare la splendida tela raffigurante i santi patroni Lorenzo e Silvestro con al centro la Beata Vergine, opera eseguita da Bernardino Licinio nel 1535 artista che annovera tra le sue opere, dipinti custoditi nella chiesa dei Frari a Venezia, ed ancora agli Uffizi, a Roma e in diversi musei di molte capitali nel mondo. Vi possiamo trovare ancora due belle tele di attribuzione incerta, in una viene raffigurata la Vergine che consegna la corona del rosario al popolo e alla signoria di Venezia (scuola Paolo Veronese) , la seconda rappresenta Sant’Anna che insegna a leggere e a scrivere a sua figlia la Madonna e il Bambinello viene deposto nelle mani di S. Giuseppe (scuola del Tiepolo ). Di recente questa tela viene attribuita anche al Piazzetta. Nel soffitto il pittore Antonio Soranzo, nel 1930 , in tre riquadri, dipinge tre momenti della vita di S. Lorenzo, l’opera molto armoniosa rende l’interno della chiesa maestoso ed elegante. Notevole per le sue dimensioni è il campanile eretto tra il 1859 e il 1866 dal parroco Don Antonio Groppo, che per la sua costruzione aveva prima allestito una fornace per la fabbricazione e la cottura dei mattoni. Costruito su fondazione sorretta da palafitte si innalza elegante per 76 metri. Sopra la cella campanaria dove sono alloggiate le attuali campane vi è una seconda cella ottagonale che in origine custodiva essa stessa le campane più piccole che erano otto e successivamente nel 1932 ridotte a sei. L’attuale concerto delle sei campane intonato in LA maggiore come quelle del campanile di S. Marco di Venezia pesano complessivamente 80 quintali, solo la prima (el campanon) intitolata a S. Lorenzo pesa 26 quintali in essa è stampata la scritta (suono nelle feste più solenni e nei pericoli), per tale motivo ancora ai giorni nostri viene suonata durante i temporali per scongiurare la grandine.